Nedda Guidi nasce a Gubbio nel 1927 e muore il 13 Aprile 2015 a Roma dove viveva da tempo.. Conseguita la laurea in Filosofia presso l'Università degli Studi di Urbino, compie la sua formazione artistica da autodidatta. Si dedica in un primo momento alla pittura per poi avvicinarsi alla ceramica facendo esperienza presso alcune manifatture di Gubbio. La terracotta diviene da questo momento il suo principale mezzo d'espressione. Compie negli anni Cinquanta importanti sperimentazioni tecniche presso il Centro di Educazione artistica del Provveditorato agli Studi di Roma. Agli inizi degli anni Sessanta le sue opere rifiutano la terza dimensione per accamparsi alla superficie: sono i Fogli, lamine sottili di terracotta vibrate da rivestimenti polimaterici ed interventi di tipo gestuale che si avvicinano al lessico informale; sono queste le opere proposte alla sua prima personale tenutasi presso la Galleria Numero di Roma nel 1964. Negli anni a seguire la Guidi restituisce volumetria alle sue opere, dando avvio ad una lunga e complessa indagine sulla ceramica modulare; opera con l'intenzione di trascendere i caratteri fondamentali dell'impasto argilloso (malleabilità e porosità) e le calde tonalità della creta, qualità che avverte come limitanti della propria ricerca sulla materia. Tutto questo emerge nella serie Moduli, opere in cui sperimenta smalti dai colori artificiali. Le sperimentazioni seriali proseguono negli anni Settanta con le opere in terracotta e ossidi metallici, chiamate Tavole di campionatura. Dagli anni Sessanta partecipa a numerose ed importanti manifestazioni del settore, tra cui le Biennali di Ceramica di Gubbio e varie edizioni del Concorso di Ceramica Artistica di Gualdo Tadino; prende parte inoltre, con le sue creazioni, alla Prima Mostra del Multiplo d'artista tenutasi a Deruta e, nel 1976, a Gubbio all'antologica Quindici anni di ricerca in ceramica a cura di Crispolti. Seguono numerose altre personali e collettive, di cui si ricordano: L'informale in Italia a Bologna (1983); Scultura e ceramica nell'arte italiana del XX secolo a Bologna (1985); Nedda Guidi, sì ceramica a Roma (1989); Nedda Guidi: le terre e gli artifici a Roma (1990-1991); Terra plasmata a Firenze (1994); Quinta Biennale della Ceramica d'Arte a Savona (1992); Maestri della Ceramica a Faenza (1986); Ceramisti italiani a Castellamonte (1995). Nel 2013 le è stata dedicata una personale al Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino.Vastissima è anche la sua presenza all'estero: Australia, Spagna, Francia, Stati Uniti, Germania, Giappone, Turchia, Corea del Sud. Negli ultimi anni l'artista si era avvicinata alle poetiche legate all'Arte Povera e al Minimal.