Liliane Lijn nasce nel 1939 a New York; vive e lavora a Londra e ad Umbertide (Perugia). Negli anni Cinquanta è a Parigi, dove frequenta corsi di archeologia alla Sorbona e Storia dell'Arte all'Ecole du Louvre, dedicandosi assiduamente alla pittura. Nel decennio successivo, a New York, il lavoro in un'industria chimica le permette di condurre sperimentazioni con il fuoco, i fluidi ed i metalli sintetici. La sua ricerca, rivolta a manifestare l'energia insita nelle cose, s'interessa agli approcci della luce con la materia, ai fenomeni ottici legati al dinamismo delle forme, al connubio di sfere sensoriali diverse (parole, suoni, colori). Nel 1968 inizia a scrivere il libro Crossing Map (pubblicato nel 1982) nel quale emergono gli interessi per la tecnologia, la fisica, le filosofie orientali. Scrive poesie e testi che, nelle Poem Machine, sono riprodotti su cilindri sonori e rotanti, dotando le parole di movimento e di una propria vitalità. Le sue sculture iniziano presto ad assimilarsi al cono, solido geometrico reso dinamico dal suo andamento ascensionale e forma energetica per eccellenza. Lijn elabora tali forme con luci, colori e meccanismi che movimentano e giocano con le dimensioni (ad esempio Zero gravity koan, imponente scultura conica accampata in una piazza della città di Umbertide nel 2002). Negli anni Settanta intensifica l'indagine sui materiali (argon, alluminio, neon, plastica, bronzo, ecc.) ed utilizza sofisticate tecnologie e strumenti ottici, spesso applicati a strutture dotate di suono. Nel decennio successivo le sculture diventano gigantesche macchine antropomorfe animate dalla voce registrata dell'artista, avvolte da fumo e raggi laser. Recentemente propone parziali e sottili calchi di corpi di donna abbrancati a complessi intrecci di luce e materiali trasparenti, quasi a voler estrinsecare quell'energia vitale che lei considera tipica della natura femminile. Partecipa a numerose rassegne dedicate all'arte cinetica, inoltre si ricordano le sue presenze alla Biennale di Venezia (1978 e 1986), alla Tate Gallery di Liverpool (1995) e a Parigi (1992) dove presenta i lavori scritti. Sono numerose le personali, delle quali si citano quella al Victoria and Albert Museum di Londra (1993) ad Umbertide (2002). Nel 2005 le viene concessa la Laurea Honoris Causa in Lettere presso l'Università di Warwick e nel 2009 il NAREC (Centro di Energie Nuove e Rinnovabili) le consegna il premio Artis in Residence con il supporto dell'Inspire Handwerkskammer e AV Festival.